Lettere dell’8 e del 13 giugno 1979

Lettere dell’8 e del 13 giugno 1979

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di Bruno Pagnoscin (il “nonno” della Camerata 2)

Aosta, 8.06.1979

IL GIURAMENTO E’ STATO SPOSTATO DAL 16 AL 23 GIUGNO !!! Per fortuna non avevo ancora prenotato le camere per il 15 e 16. Questa lettera sarà breve perché in questi giorni c’è poco tempo per scrivere. Infatti stiamo facendo i compiti scritti di tutte le materie, quindi tutto il tempo libero che abbiamo lo impieghiamo per studiare. Dobbiamo studiare quasi tutti i programmi per intero dato che, in questo corso, in soli 40 giorni hanno finito tutti i programmi, mentre nel corso precedente a quest’ora avevano appena iniziato. In questa settimana non c’è stato mai un attimo di tregua, per lo studio, ma anche per i servizi. Specie nel periodo delle elezioni quelli di servizio nel picchetto armato (un giorno è toccato anche a me) hanno dovuto dormire vestiti e all’erta, perché poteva succedere che la tromba suonasse per chiamarli se ce ne fosse stato bisogno. Riguardo al giuramento prenoterò per voi il 22 e 23. Ah… forse, dopo quasi due mesi, il prossimo fine settimana potrò venire a casa toccata e fuga.
Saluti, Bruno.

Aosta, 13.06.1979

Come già preannunciato sabato prossimo sarò a casa. Se parto col treno di venerdì sera dovrei arrivare all’alba di sabato. Poi però domenica sera dovrò già essere in caserma, quindi starò a casa solo poche ore. Non so chi arriva prima, io o la lettera. Purtroppo qui è successa una grande disgrazia. E’ morto uno del corso precedente. Vi ricordate quell’esploratore che in palestra di roccia saliva il grado più difficile prima di tutti gli altri… è lui che è morto, proprio scalando una parete. Era talmente appassionato che, dato che era friulano, quindi abitava molto lontano, rinunciava ai permessi e anche alla libera uscita per dedicarsi alla sua passione. Purtroppo l’altra notte non era in camerata per il contrappello, allora i suoi amici sono andati a cercarlo dove ha detto che sarebbe andato e l’hanno trovato… dicono sia stato un fulmine dato che c’era un grande temporale. Ora ci sarà una cerimonia qui in caserma e poi tornerà a casa, in Friuli. Siamo rimasti tutti molto colpiti, c’è una grande tristezza. Anche perché tra pochi giorni avrebbe finito il corso per andare nella caserma dove era destinato, mi pare di aver capito vicino a casa.
Ciao

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