Lettera del 5 luglio 1979
di Bruno Pagnoscin (il “nonno” della Camerata 2)
Aosta 5.07.1979
Finalmente trovo un po’ di tempo per scrivere qualche riga. Lunedì mattina doveva essere libero per lo studio obbligatorio e invece siamo andati a sparare la mattina presto. Siamo rimasti al poligono anche il pomeriggio e la sera per fare il notturno. Di notte abbiamo sparato col FAL a 100 m, con il bersaglio illuminato solo da una lattina di nafta accesa. Dovevamo sparare 5 colpi a testa mentre eravamo completamente al buio. Una marea di zeri!!! Martedì mattina, invece, lezione e il pomeriggio interrogazioni. Finalmente sono finite e anche l’ultima: “armi” è andata bene. Durante le interrogazioni è venuto il generale, per fortuna dopo che mi avevano interrogato. Comunque non ha rotto eccessivamente le scatole. Dopo ci ha detto che desidererebbe che ci comperassimo la tuta della SMALP e una cartellina per le carte che costa 11.000 lire (una settimana e mezza di stipendio!). Speriamo che i suoi desideri non siano tutti così costosi. Per fortuna ha detto che finora è contento del nostro corso. Per quanto riguarda lo studio: ora manca solo l’ultimo scritto in tutte le materie che dovrebbe essere la settimana prossima. Mercoledì, mentre i fucilieri sono andati a Pollein a fare “avvicinamento di plotone”, io sono rimasto in caserma a fare il piantone di giornata. Credevo di riposarmi un po’, invece ci hanno messo sotto a trasportare armadietti in una stanza. Poi abbiamo riempito gli armadietti di mutande, maglie, calze, zaini, borse, saponi ecc.. per i figli che ormai sono in arrivo. Per finire, a sera, ci sono venuti a prendere me, l’altro piantone i fucilieri smontati dalla guardia e ci hanno portati in camion a Pollein per fare l’avvicinamento di plotone “notturno”. E’ stato abbastanza divertente, anche perché ci hanno dato i colpi “a salve” e potevamo sparacchiare a piacimento. Purtroppo, in mezzo ai campi e all’erba alta, siamo stati mangiati dalle zanzare. Uno è finito anche in un letamaio: “Cos’è questa roba molle? Ah, sono nella merdaaa!!!” Oggi, giovedì, sembra che ci sia un po’ di tregua: siamo qui in aula senza far niente e così dovrebbe essere anche il pomeriggio. Domani però saremo di nuovo sotto perché c’è un’altra marcia, la marcia settimanale del venerdì.
Salutatemi tutti, Bruno.